La compagnia teatrale assaiASAI è nata nel 2011 all’interno dell’associazione, come consolidamento di una lunga e precedente attività laboratoriale. La compagnia integra al suo interno diversità di provenienza, età e abilità. Alcuni attori e attrici sono giovani in formazione che fanno un'esperienza di apprendimento di metodologie artistiche nel sociale o periodi di formazione all'interno di percorsi di riparazione, altri sono attrici e attori professionisti o persone appassionate di teatro, altri ancora cercano amicizie e uno spazio dove affrontare le proprie difficoltà relazionali.
Tutti e tutte lavorano sulla base della metodologia del teatro comunitario argentino. A partire da una tematica decisa in plenaria, concorrono alla costruzione della drammaturgia con improvvisazioni, ricerche e narrazioni. Alcuni partecipanti hanno compiti diretti di organizzazione e gestione del gruppo. La compagnia sostiene la propria attività attraverso gli spettacoli e diverse iniziative di autofinanziamento.
Il gruppo ha molteplici finalità: offrire uno spazio di aggregazione e benessere, avvicinare alla consapevolezza delle proprie risorse e possibilità, favorire la condivisione, costruire e affinare strumenti relazionali e artistici, lavorare con il teatro per e con la comunità.
La regia e il coordinamento sono di Paola Cereda, psicologa, scrittrice e regista teatrale con una lunga esperienza in ambito professionistico.
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LE PRODUZIONI TEATRALI DI assaiASAI
A partire dalla lettura del libro "La strada si conquista" di Manuela Mellini, ed. Capovolte, le attrici e gli attori di ASAI hanno lavorato su 100 anni di storia della bicicletta e diritti di genere. Dalla condivisione di narrazioni e pensieri, ognuno ha tratto un breve racconto di costume, di cronaca o personale. Dopo una biciclettata comunitaria lungo le cicablici di città e paesi, assaiASAI si ferma nelle piazze, nelle strade, nelle associazioni di quartiere per regalare ai passanti e ai curiosi tanti cicloracconti: dall'origine del nome bicicletta all'evoluzione del vestiario femminile nello sport, da Alfonsina Strada alle staffette partigiane fino a piccoli episodi di vita quotidiana dove ciò che conta è... pedalare per realizzare obiettivi e sogni!
Il mondo virtuale del web, protagonista della scena, racchiude un popolo di nuovi naviganti. Hater, influencer e appassionati di chat si muovono sul palco guidati da un navigatore che li fa incappare nei muri fisici di un’Europa che si chiude davanti alle migrazioni, e in quelli personali relegati a una comunicazione rapida che invecchia dopo un tweet. Attraverso l’umorismo, i ragazzi mostrano l’assurdità delle fake news e smontano i pregiudizi sui migranti, contrapponendo alla cattiva comunicazione alcuni numeri e dati di realtà che propongono una chiave di lettura differente sull’attualità. Dal palcoscenico gli attori di assaiASAI lanciano una domanda: è ancora importante tornare a incontrarsi per davvero?
Un grande gioco dell'oca si sdipana sulla scena: tre improbabili padrone di casa provano a dettare le strampalate regole di una sfida tra due squadre. Nel loro viaggio, i giocatori inciampano su dadi, caselle, campioni e storie di sport, che vanno dall'Argentina al Brasile, da Rosarno a Scampia. Una carrellata giocosa di episodi realmente accaduti, dove lo sport vìola o tutela i diritti umani e diventa strumento di oppressione oppure di riscatto.
Un barcone della speranza parte per il Mediterraneo carico di giovani italiani. Vogliono approdare in Marocco e trovare lavoro in un paese “dove i soldi crescono sugli alberi, al posto dei datteri”. Respinti alla frontiera, si ritrovano in mezzo al mare con il loro fardello strampalato di professioni improvvisate e di domande su cosa sia la new economy che fa muovere il mondo. Con sguardo divertito e profondo, i ragazzi di assaiASAI raccontano storie vere: dai padri soli agli imbonitori di speranze, da chi lucra sulla crisi a chi la crisi la fronteggia a testa alta, come le operaie della fabbrica Tacconi Sud. Uno spettacolo originale e sincero, nel quale l’Italia 2.0 lancia un appello ai suoi italiani: “Per stare meglio, ho bisogno della vostra fiducia”. Del vostro impegno.
Dopo la legge Basaglia, un gruppo di matti lascia l’ospedale psichiatrico ed è costretto a sopravvivere nel mondo dei 'normali'. Amori nati su internet, viaggi su improbabili tram e corse su immobili tapis roulant si fondono in uno spettacolo esilarante dove il divertimento si accompagna al dolore dell’essere umano quando abbandona il rassicurante concetto di categoria. Scritto a partire dalla storia e dalle poesie di un ragazzo autistico che fa parte della compagnia, lo spettacolo è stato replicato innumerevoli volte e ha avuto un grande successo anche fuori dal Piemonte. È stato vincitore del concorso Moncalieri Off 2012.
2011 - PER UN ASCENSORE A PIAZZA MADAMA
Lorenzo Pautasso, detto Muscolo, è ritrovato morto a Torino, nell'ascensore di un palazzo in piazza Madama. Lo stesso giorno Amedeo, un inquilino dello stabile, sparisce senza lasciare traccia. Gli abitanti di San Salvario si ritrovano al mercato e chiacchierano attorno al duplice mistero, esprimendo i propri dubbi e le reciproche accuse. La drammaturgia, liberamente tratta dal romanzo dell'algerino Amara Lakhous "Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio", è stata scritta dai ragazzi del gruppo teatrale assaiASAI dopo una riflessione su pregiudizio, immigrazione e convivenza.
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