Compagnia teatrale integrata assaiASAI

La compagnia teatrale assaiASAI è nata nel 2011 all’interno dell’associazione ASAI, che lavora in ambito interculturale in quartieri periferici di Torino. La compagnia integra al suo interno diverse età e abilità. Alcuni attori e attrici sono giovani in formazione che fanno un'esperienza di apprendimento di metodologie artistiche nel sociale, altri sono attrici e attori professionisti o persone appassionate di teatro, altri ancora cercano amicizie e uno spazio dove sperimentarsi e affrontare le proprie difficoltà relazionali e sociali.

Tutti e tutte lavorano sulla base della metodologia del teatro comunitario argentino. A partire da una tematica decisa in plenaria, concorrono alla costruzione della drammaturgia con improvvisazioni, ricerche e narrazioni. Diversi partecipanti hanno compiti diretti di organizzazione e gestione del gruppo. La compagnia sostiene la propria attività attraverso gli spettacoli e diverse iniziative di autofinanziamento.

Il gruppo ha molteplici finalità: offrire uno spazio di aggregazione e benessere, avvicinare alla consapevolezza delle proprie risorse e possibilità, favorire la condivisione, costruire e affinare strumenti relazionali e artistici, lavorare con il teatro per e con la comunità.

La regia e il coordinamento sono di Paola Cereda, psicologa, scrittrice e regista teatrale con una lunga esperienza in ambito professionistico.

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insieme
 
 
LE PRODUZIONI TEATRALI DI assaiASAI
 
2023 - PERICOLANTI - In cerca di nuove definizioni
 
A partire dalle figure di Giulia e Tancredi di Barolo che nel 1823 fondarono il Rifugio per bambine e donne di via Cottolengo a Torino, gli attori e le attrici di assaiASAI ci propongono le storie delle pericolanti di ieri e riscoprono l’etimologia del termine pericolante. Che cosa significa essere pericolante oggi? Sulla scena si susseguono parole pericolanti, ovvero in crisi di identità per la perdita di contatto con la propria etimologia e con il contesto passato. Termini come Amicizia, Peccato, Amore e Condivisione ci raccontano perché sono cambiati nel tempo e come mai faticano a ritrovarsi nel presente. Il tutto condito da umorismo, attraverso un filo rosso che mette al centro i moderni personaggi di G (Giulia) e T (Tancredi) e la loro preziosa domanda: a che cosa servono le parole?
 
Spettacolo realizzato all'interno del progetto LA CULTURA CHE CURA con capofila ASAI in collaborazione con Associazione Volontaria Camminare Insieme e CISV, bando REACT Cultura
 
 
A partire dalla lettura del libro "La strada si conquista" di Manuela Mellini, ed. Capovolte, le attrici e gli attori di ASAI hanno lavorato su 100 anni di storia della bicicletta e diritti di genere. Dalla condivisione di narrazioni e pensieri, ognuno ha tratto un breve racconto di costume, di cronaca o personale. Dopo una biciclettata comunitaria lungo le cicablici di città e paesi, assaiASAI si ferma nelle piazze, nelle strade, nelle associazioni di quartiere per regalare ai passanti e ai curiosi tanti cicloracconti: dall'origine del nome bicicletta all'evoluzione del vestiario femminile nello sport, da Alfonsina Strada alle staffette partigiane fino a piccoli episodi di vita quotidiana dove ciò che conta è... pedalare per realizzare obiettivi e sogni!
 
 
 
Il mondo virtuale del web, protagonista della scena, racchiude un popolo di nuovi naviganti. Hater, influencer e appassionati di chat si muovono sul palco guidati da un navigatore che li fa incappare nei muri fisici di un’Europa che si chiude davanti alle migrazioni, e in quelli personali relegati a una comunicazione rapida che invecchia dopo un tweet. Attraverso l’umorismo, i ragazzi mostrano l’assurdità delle fake news e smontano i pregiudizi sui migranti, contrapponendo alla cattiva comunicazione alcuni numeri e dati di realtà che propongono una chiave di lettura differente sull’attualità. Dal palcoscenico gli attori di assaiASAI lanciano una domanda: è ancora importante tornare a incontrarsi per davvero?
 
 
 
Un grande gioco dell'oca si sdipana sulla scena: tre improbabili padrone di casa provano a dettare le strampalate regole di una sfida tra due squadre. Nel loro viaggio, i giocatori inciampano su dadi, caselle, campioni e storie di sport, che vanno dall'Argentina al Brasile, da Rosarno a Scampia. Una carrellata giocosa di episodi realmente accaduti, dove lo sport vìola o tutela i diritti umani e diventa strumento di oppressione oppure di riscatto.
 
 
2014 - SE MI LASCI NON VALE (Appello dell’Italia agli italiani)
 
Un barcone della speranza parte per il Mediterraneo carico di giovani italiani. Vogliono approdare in Marocco e trovare lavoro in un paese “dove i soldi crescono sugli alberi, al posto dei datteri”. Respinti alla frontiera, si ritrovano in mezzo al mare con il loro fardello strampalato di professioni improvvisate e di domande su cosa sia la new economy che fa muovere il mondo. Con sguardo divertito e profondo, i ragazzi di assaiASAI raccontano storie vere: dai padri soli agli imbonitori di speranze, da chi lucra sulla crisi a chi la crisi la fronteggia a testa alta, come le operaie della fabbrica Tacconi Sud. Uno spettacolo originale e sincero, nel quale l’Italia 2.0 lancia un appello ai suoi italiani: “Per stare meglio, ho bisogno della vostra fiducia”. Del vostro impegno.
 
 
2012 - IL MONDO È UN CALZINO PUZZOLENTE (ma se trovi qualcuno di cui ti fidi puoi vivere felice)
 
Dopo la legge Basaglia, un gruppo di matti lascia l’ospedale psichiatrico ed è costretto a sopravvivere nel mondo dei 'normali'. Amori nati su internet, viaggi su improbabili tram e corse su immobili tapis roulant si fondono in uno spettacolo esilarante dove il divertimento si accompagna al dolore dell’essere umano quando abbandona il rassicurante concetto di categoria. Scritto a partire dalla storia e dalle poesie di un ragazzo autistico che fa parte della compagnia, lo spettacolo è stato replicato innumerevoli volte e ha avuto un grande successo anche fuori dal Piemonte. È stato vincitore del concorso Moncalieri Off 2012.
 
 
2011 - PER UN ASCENSORE A PIAZZA MADAMA
 
Lorenzo Pautasso, detto Muscolo, è ritrovato morto a Torino, nell'ascensore di un palazzo in piazza Madama. Lo stesso giorno Amedeo, un inquilino dello stabile, sparisce senza lasciare traccia. Gli abitanti di San Salvario si ritrovano al mercato e chiacchierano attorno al duplice mistero, esprimendo i propri dubbi e le reciproche accuse. La drammaturgia, liberamente tratta dal romanzo dell'algerino Amara Lakhous "Scontro di civiltà per un ascensore a piazza Vittorio", è stata scritta dai ragazzi del gruppo teatrale assaiASAI dopo una riflessione su pregiudizio, immigrazione e convivenza.
 
 
Articoli online:
 
 
 
Dissertazioni da scaricare
 
Dissertazione finale "Le parole della cura, la cura delle parole" di Ornella Alberto - Corso di Laurea in Scienze dell'Educazione.
 
 
 
Dissertazione finale in Scienze dell'Educazione a.a. 2016/2017, di Erika La Ragione, educat-attrice della compagnia teatrale assaiASAI su COSTRUIRE BELLEZZA. AssaiASAI: una compagnia teatrale integrata e comunitaria.
 
 
 
 
 
 
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