AssaiASAI? Una compagnia teatrale che cammina verso il bello

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Simone si è avvicinato alla compagnia teatrale assaiASAI al fianco di minori stranieri non accompagnati che iniziavano il loro percorso di inclusione sociale.
 
Oggi è parte attiva del gruppo e ci racconta la sua esperienza: arte e relazioni per costruire insieme uno spazio di benessere dove sviluppare la creatività e il senso del bello. 
 
La vita è una specie di passeggiata: non per il fatto che sia semplice, ma perché, esattamente come quando cammini, a volte sei concentrato sulla strada, a volte parli con te stesso, altre prendi il ritmo del passo delle persone che hai accanto, altre ancora sei un po' distratto. Se una passeggiata è come la vita e la vita è un palcoscenico, possiamo dire che il teatro sia una camminata: esattamente, proprio la camminata di tutti quelli che si muovono nello spazio interpretando un ruolo.
 
Del resto a teatro uno degli esercizi irrinunciabili è proprio la camminata nello spazio che, con intenzioni e velocità diverse, ci permette di esprimere stati d'animo peculiari e differenti. E nel momento in cui arrivano le indicazioni a voce alta, ecco che le diversità si amalgamano in un unico flusso armonico, dove il singolo è al servizio del movimento collettivo.

La compagnia teatrale integrata assaiASAI mi ha raccontato anzitutto questo: che il singolo ha valore nel movimento collettivo, e il collettivo ha valore nella peculiarità del singolo. Tutto è iniziato accompagnando dei giovani migranti, diciassettenni dal passato geograficamente e culturalmente lontano, per i quali la parola Teatro deve essere suonata strana e incomprensibile. Ricordo che, all'inizio, il mio compito era quello di creare un equilibrio tra il dover spiegare ai giovani migranti (in inglese e francese) cosa stava succedendo e lasciare che i nostri corpi parlassero al posto delle parole, in un gioco di imitazione ed interpretazione che favoriva il divertimento e la messa in gioco di ognuno di noi. La voglia di ballare al centro del cerchio o cantare canzoni in lingue ai più sconosciute, vinceva sull'estraneità e sulla timidezza. E' così che, settimana dopo settimana, il teatro di assaiASAI è diventato un luogo di relazioni, nonostante qualcuno esterno al gruppo pensasse che fosse inutile che dei giovani migranti dedicassero tempo ad un’attività culturale e di piacere, dal momento che pressava l’impellenza di documenti, vitto e alloggio.
 
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Casualmente, il mio ingresso in assaiASAI a fianco di minori stranieri non accompagnati è coinciso con la scrittura collettiva e la successiva messa in scena di BRICKS - Oltre i muri del web, uno spettacolo acuto e umoristico che parla di migrazioni al tempo del web: insieme ci siamo ritrovati a ragionare sulle fake news, sull’odio online e sulla comparazine delle fonti per arrivare a una informazione consapevole. Ancora non sapevamo che BRICKS avrebbe avuto lunga vita: al momento è stato replicato circa venti volte e, per un evento che coinvolge circa 50 attori, non è una cosa scontata. Lo spettacolo ci ha permesso di parlare di migrazioni a circa 7000 persone in varie regioni d'Italia (Piemonte, Lazio e Lombardia), con trasferte che sono state occasioni di divertimento ma anche di incontro con territori e comunità locali.
 
Ogni mercoledì, nella palestra di una scuola di Porta Palazzo che ospita una delle sedi dell’associazione ASAI, la compagnia è una destinazione costante, un importante punto di riferimento e non solo per i ragazzi che che accompagnavo, ma anche per me che ora ne faccio parte a tutti gli effetti. 

Dopo più di due anni la mia camminata all’interno di assaiASAI ha assunto ormai un altro passo. Da  accompagnatore sono diventato attore e infine un supporto nel lavoro di regia e di logistica, in un ruolo che sto scoprendo e che non smette di stimolarmi. Una delle particolarità del gruppo, infatti, è quella di rendere i partecipanti sempre più protagonisti di un processo relazionale e artistico che ha al suo centro la condivisione di sentimenti e pensieri finalizzati alla creazione di bellezza. Negli anni in assaiASAI sono passate tante persone che hanno portato volti, capacità, passioni, interessi, voci, sguardi. E la cosa davvero speciale è che il gruppo, nonostante la fluidità che lo caratterizza, non ha cambiato la sua anima: continua a essere spazio di camminata costante, di passi irregolari, di incontri. In poche parole... un piccolo spazio di vita, per tutti.
 
 
LE PROSSIME REPLICHE "BRICKS - OLTRE I MURI DEL WEB"
 
 
17 maggio, orario da definire. Teatro Monterosa, via Brandizzo 65, Torino, all'interno del TORINO FRINGE FESTIVAL 
 
Ottobre, data e luogo da definire, all'interno della Settimana del Lavoro 2020, "Costruire il futuro"
 
 
Articolo a cura di Simone Piani, educatore e attore della compagnia teatrale assaiASAI
 
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