Una dissertazione sull'Arte della Cura

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Da pochi mesi si è concluso il progetto LA CULTURA CHE CURA che mirava a creare un nuovo polo culturale attorno al Distretto Sociale Barolo di via Cottolengo, a Torino. 
 
Nato all'interno del bando REACT Cultura, il progetto si è tradotto in un calendario fittissimo di appuntamenti che hanno coinvolto cittadini e associazioni in cene, conferenze, mostre, spettacoli teatrali, visite guidate e laboratori comunitari. Insieme a CISV e Camminare Insieme, ASAI ha promosso in particolare alcune azioni artistiche che ruotavano attorno al concetto di cura. Ornella Alberto, studentessa in Educazione Professionale presso l'Università di Torino, ha messo al centro della sua dissertazione proprio il tema della cura e ci ha offerto ricchi spunti di riflessione sul percorso fatto.
 
Nel suo elaborato ha approfondito la realizzazione e l’esposizione del grande "Dizionario delle parole della cura" nelle sue varie sfumature: decine di parole alle quali è stata data forma e colore tramite dei semplici canovacci, metafora di tante vite che non vengono viste e alle quali non sempre viene dato il giusto valore. Attraverso i canovacci ricamati con le parole di cura, le vite di ognuno diventano tele preziose che meritano di essere viste, mostrate e raccontate individualmente e collettivamente. Il nostro vivere diventa così un con-vivere nel rispetto del benessere proprio, degli altri e dell’ambiente in cui stiamo.
 
Ornella Alberto punta l'attenzione sul fatto che siamo esseri relazionali e che, a partire dalla nascita e durante tutta la nostra esistenza, ci troviamo mancanti di una forma definita e in balia di un continuo divenire. Questa mananza di forma ci rende fragili, vulnerabili e bisognosi dell’altro. Le forme che andiamo via via ad assumere dipendono dalle relazioni e dalle cose delle quali ci prendiamo cura. Nonostante la nostra profonda relazionalità, la cura nel nostro sistema socioculturale non è tenuta in debito conto, anzi, è svilita, mercificata, parcellizzata.
 
Attraverso la riflessione collettiva sulle parole, il progetto LE PAROLE DELLA CURA agisce in funzione di una coscientizzazione circa cosa rappresenta la cura nel nostro vivere e con-vivere, mettendo in risalto il suo ruolo cardine e facendo altresì emergere le criticità che la riguardano, promuovendo inoltre un’istanza di trasformazione che vada verso una sua valorizzazione.  
 
I canovacci sono stati realizzati tramite momenti laboratoriali diversificati, che hanno riguardato e messo in connessione molte persone e differenti realtà. Dalla ricerca emerge che i laboratori si sono dimostrati a loro volta percorsi curativi. La loro valenza in tal senso ha riguardato la dimensione collettiva che ha permesso scambio e confronto su un tema essenziale, conferendo altresì la possibilità ai partecipanti di dare voce alla propria creatività, connotando l’esperienza di una funziona catartico.
 
Sono stati inoltre spazi in cui si ha avuto la preziosa opportunità di sperimentare un clima di supporto reciproco, fiducia e socievolezza, elementi oggi spesso sottovalutati ma invece indispensabili per il benessere in quanto fautori di speranza e serenità.
 
È possibile leggere e scaricare qui la dissertazione completa di Ornella Alberto. Il nostro grazie a lei e a all'antropologa Silvia Stefani.
 

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