È NATO IL GRANDE DIZIONARIO DELLA CURA

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Al Distretto Barolo, in mostra un lavoro collettivo che dà forma alle parole per raccontare la cura. 
 
LA CULTURA CHE CURA è un progetto che rilancia e sviluppa la funzione culturale del Distretto Barolo di via Cottolengo, da 200 anni luogo di accoglienza e di incontro nel cuore della nostra città. 
 
Tra le diverse iniziative in calendario, qualche mese fa è stato avviato un laboratorio manuale all'interno del quale semplici stracci da cucina, metafora di tante vite non viste, sono diventati tele preziose che danno forma alle parole di cura e al loro significato più profondo. Siamo partiti dal bisogno di restituire con un gesto semplice ma concreto parte dell'accoglienza che i beneficiari del Distretto ricevono nei vari percorsi messi a disposizione dai 17 enti del terzo settore che, ogni giorno, aprono le porte a persone in difficoltà. L'accoglienza ricevuta diventa così una parola ricamata e donata alla comunità affinché, insieme alle altre, formi un dizionario collettivo capace di dare il benvenuto a chiunque entri nel Distretto. Al percorso hanno partecipato alcune delle donne accolte dal CISV, le attrici e gli attori della compagnia teatrale assaiASAI, volontari e volontarie del Distretto, cittadini e amici e amiche di diverse parti d'Italia.
 
Per visitare la mostra: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
LA CULTURA CHE CURA è realizzato da ASAI, Camminare Insieme e CISV, in collaborazione con Opera Barolo, UPM, AGM, Generazioni Migranti APS, Scuola Popolare di Musica, Terremondo, ASL, Biblioteche Senza Frontiere Italia, associazione 2PR, Val Cenasco Organic Farm, all’interno di REACT finanziato con i fondi PON Metro REACT EU nell’ambito della risposta dell’Unione Europea alla pandemia di Covid-19
 

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