Progetto RSC: in viaggio con la 1A!

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Nell’ambito del Progetto Nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei minori Rom Sinti e Caminanti (RSC), gli educatori di ASAI lavorano con la 1 media dell’IC Da Vinci-Frank sulla conoscenza reciproca e il tema del viaggio come esperienza di crescita personale e confronto con gli altri.
 
“Ma prof! Noi ci conosciamo già…siamo quasi tutti in classe insieme dalla prima elementare!”
È stata questa la prima reazione dei ragazzi della 1A dell’IC Da Vinc-Frank in Falchera, il quartiere più a nord di Torino, alla proposta degli educatori di intervistarsi a vicenda. Scettici e con un po’ di resistenze, ognuno ha fatto tre domande a un compagno per indagare le esperienze di viaggio. I loro racconti ci hanno sorpresi. E hanno sorpreso anche loro!
 
Alla domanda “qual è stato il viaggio più lungo che hai fatto” le risposte sono state tante e diverse, suscitando un po’ di stupore generale: chi ha volato in aereo dall’Italia alla Cina in 48 ore e chi ha viaggiato in auto dal Piemonte alla Puglia in due settimane, visitando tutta l’Italia in diverse tappe. Julia (i nomi sono di fantasia) ha viaggiato con la sua famiglia dal Perù per trasferirsi a Torino, mentre Peace è andata in Nigeria con un po’ di paura perché aveva sentito dire che era un “un posto pericoloso”, ma che si è rivelato inaspettatamente interessante e divertente.
 
“E qual è il cibo più strano che hai assaggiato?”
“Le polpette di mia nonna! Le fa veramente cariche: sono buonissime ma quando le mangi le digerisci tre giorni dopo”. In mezzo alle risate dei compagni, Damiano, di origine rom, ha raccontato come il sapore della carne cucinata in famiglia gli riporti alla memoria sensazioni di quando era più piccolo. La maggior parte dei ragazzi si è scoperta amante del piccante, ma la consistenza della pasta e fagioli quasi nessuno riesce a sopportarla. E che cos’è la cipollata? Ce lo ha spiegato Christian, che ha parenti siciliani e che ama le cipolle cucinate in tutti i modi. Le sue preferite sono quelle caramellate.
 
Ethiopian Airlines Drawing Claire Davis
 
In questo periodo particolare in cui viaggiare è molto difficile, la 1A si è trasformata in un mappamondo che ha iniziato a girare e rivelare storie e sensazioni. Attraverso i loro stessi racconti, i ragazzi hanno esplorato e condiviso una parte del loro vissuto che spesso ritengono banale e danno per scontata, ma che invece porta con sé una carica emotiva e una memoria personale tutte da scoprire.
 
All’ultima domanda, “qual è la persona più interessante che hai incontrato?”, qualcuno ha risposto “mia mamma” o “la mia famiglia”, altri citano un compagno di classe. La spiegazione che danno è però molto simile: sono interessanti perché sono persone che conoscono bene, con cui hanno un rapporto saldo e di cui hanno scoperto, con il tempo, caratteristiche stimolanti e divertenti. A dimostrazione che, con pazienza e curiosità, possiamo scoprire le grandi risorse delle persone che viaggiano insieme a noi!
 
A cura di Alessia Proglio, Progetto nazionale per l’Inclusione e l’Integrazione dei bambini Rom Sinti e Caminanti (RSC) 
 
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