A Piobesi (TO), abbiamo dato il benvenuto ai primi minori stranieri, grazie a un nuovo percorso di accoglienza che invita tutti a essere parte attiva di un cammino di inclusione. Entra anche tu in CASA AYLAN!
Vi ricordate di Alan Kurdi (detto Aylan)? Era un bimbo curdo siriano di tre anni che, nel 2015, morì scappando dalla guerra. L’immagine del suo corpo senza vita sulla spiaggia turca di Bodrum, con addosso una maglietta rossa, divenne il simbolo del dramma dei migranti. Quattro anni dopo, ci piacerebbe non dimenticare e dare un senso nuovo alla scomparsa del piccolo profugo, proprio come fa l'artista Gunduz Aghayev nell'illustrazione di copertina.
A Piobesi, in provincia di Torino, ha aperto le porte CASA AYLAN dove Alice, iconografa, e Federico, medico, stanno accogliendo sei minori stranieri per costruire insieme a loro un percorso quotidiano che invita la comunità a diventare parte attiva di un cammino basato sull’inclusione e sull’accoglienza.
Una casa è un luogo fisico e affettivo, è uno spazio che protegge e, allo stesso tempo, invita a esplorare ciò che ci circonda. Con CASA AYLAN vogliamo contribuire a trasformare la memoria del piccolo naufrago in un gesto concreto di accoglienza nei confronti dei migranti minorenni che, dopo un lungo viaggio, arrivano in Italia in cerca di una possibilità.
All’iniziativa partecipano ASAI e la cooperativa
Terremondo di Torino, da anni impegnate in ambito educativo interculturale e nell’accoglienza di minori, adulti e famiglie migranti.
Per sostenere il progetto, abbbiamo lanciato una campagna di finanziamento alla quale puoi contribuire scegliendo come destinare la tua donazione. Diventa di famiglia e dacci una mano a costruire uno spazio accogliente, rispettoso dell'ambiente e delle persone.
Visita
CASA AYLAN: una famiglia che accoglie è una comunità che cresce. Ti aspettiamo!