Sulle rotte dei migranti

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Per 60 giovani di ASAI, una domenica trascorsa al confine tra Italia e Francia per percorrere parte dei sentieri lungo i quali si avventurano decine di migranti nel tentativo di raggiungere il cuore dell'Europa.
 
Una giornata al confine tra Italia e Francia, camminando lungo i sentieri che collegano Clavière e Briancon, percorsi quotidianamente da decine di migranti provenienti da Afghanistan, Pakistan, Siria, Iran, che, dopo essere giunti in Italia attraverso la pericolosa rotta balcanica, tentano di entrare nel cuore dell'Europa da questo passaggio della Val di Susa. 10.000 ogni anno. Giovani, minori soli, intere famiglie in condizioni precarie di salute: gravidanze a rischio, arti congelati, piedi gonfi, graffi dovuti ai fili spinati di altre frontiere, ferite provocate dai morsi dei cani lasciati liberi dalla polizia al confine serbo-croato.
Di notte, con il freddo e la presenza della Gendarmerie che ostacola l'attraversamento, costringendo i migranti a ripetere il "game" più e più volte, fino a quando, riuscendo finalmente a eludere i controlli, arrivano dall'altra parte.
 
60 giovani di ASAI, accompagnati e guidati dalle testimonianze di Simone Garbero, volontario dell'associazione "Più Ponti Meno Muri" , Beatrice Pasquale, coordinatrice del presidio medico di Medu (Medici per i diritti Umani) e Mariella Allemano, volontaria presso il Rifugio Fraternità Massi di Oulx, hanno osservato da vicino l'impatto che i giochi di forza tra Stati producono sulla vita di persone già rese vulnerabili da mesi o anni di cammino e dalle dure condizioni di partenza.
 
Il Rifugio Fraternità Massi, con gli operatori e un centinaio di volontari, accoglie ogni giorno fino a 70 persone, offrendo un letto, pasti caldi, abbigliamento pesante idoneo per affrontare la rigidità dell'inverno, consulenze logistiche, legali e supporto medico.
 
Camminando nel mezzo di piste da sci, campi da golf, strutture turistiche, abbiamo toccato con mano contraddizioni e ingiustizie e percepito l'importanza di spingersi ai margini, fino alle zone di confine, per comprendere le logiche che governano le società.
 
 
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