
Proviamo a metterci nei panni di giovani studenti di recente immigrazione che, chiusi in casa, vengono nuovamente immersi nella lingua madre, e sono costretti a tagliare i ponti con la lingua italiana, con la quale avevano appena cominciato a familiarizzare. Di cosa hanno bisogno questi ragazzi? Indubbiamente di ristabilire una connessione con l’italiano attraverso una relazione comunicativa.
A questo punto non ci rimane che pensare a come poter sfruttare al meglio le potenzialità dei devices che in questo momento di “didattica in stanza” hanno a disposizione. La maggior parte dei ragazzi dispone solo di uno smartphone, ma questo strumento è già sufficiente per svolgere una serie di attività ludiche.
Ad esempio, si possono invitare i ragazzi a registrare dei podcast con tutte le novità del giorno, con l’obiettivo di creare una sorta di diario di bordo registrato, da condividere quotidianamente con il docente. A seconda del registro che si intende dare, si possono raccogliere notizie di quello che sta accadendo nel mondo o di fatti personali. La registrazione vocale è pratica anche per esercitare le abilità di letto-scrittura: il docente invia un messaggio vocale che gli studenti devono trascrivere, o al contrario può inviare un testo scritto che gli studenti devono leggere.
In un periodo così delicato, sarà sicuramente opportuno incentivare le attività che parlano di emozioni e che stimolano la creatività dei ragazzi. Niente di più semplice grazie alla numerosissima quantità di emoticon e gif presenti su app come whatsapp, telegram e messenger: si possono sfruttare tutte le potenzialità delle classiche attività di abbinamento parola- immagine, ma in modo virtuale.

Se gli studenti hanno una buona padronanza dell’italiano e hanno piacere di lavorare in piccoli gruppi, si può creare un Kahoot (sito per la realizzazione di quiz) e inviare il link a tutti gli studenti che si intende coinvolgere, così da potersi sfidare simultaneamente anche a distanza. I contenuti possono essere dei più disparati, ad hoc o adattati al ripasso delle materie scolastiche.
Infine possiamo utilizzare Youtube per impostare delle piacevoli attività musciali. Si possono linkare agli studenti video musicali con il testo o proporre anche dei cloze test (testi bucati da completare) inviando anche il pdf preparato dal docente. Generalmente si inizia con una comprensione globale del testo della canzone, per poi andarsi a concentrare su lessico o strutture grammaticali (mi raccomando, è sempre meglio effettuare una scelta tra i due). Se siete a corto di idee su come strutturare l’attività musicale non temete, visitando il sito www.itals.it troverete delucidazioni sull’utilizzo della canzone in glottodidattica.
E poi via libera alla creatività! Sarà ascoltando le esigenze e le attitudini degli studenti che verranno in mente nuove attività da proporre. Se avete esperienze da raccontarci, saremo felici di raccoglierle e condividerle!