Alla scoperta dei murales di Aurora

Lavazza ha chiesto a 17 artisti di rappresentare i 17 goals (Obiettivi di Sviluppo) delle Nazioni Unite nel quartiere Aurora e dintorni. 
 I ragazzi del "Provaci ancora Sam" della scuola Giacosa hanno fatto visita ai murales. Ecco il loro racconto.
 
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La 1L a caccia d’arte nel quartiere AURORA
 
La 1L è una classe in fase di crescita che piano piano impara sempre di più, questa classe collabora al “Provaci ancora Sam”, promosso fin dal 1989 dal Comune di Torino.

Gli educatori del “Provaci ancora Sam”, insieme ai professori, ci hanno presentato i cosiddetti 17 goals, cioè gli obbiettivi dell' ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) da realizzare entro il 2030, così siamo andati a vedere alcuni dei murales già realizzati.
 
Ecco le nostre impressioni:
 
“Noi ci siamo sentiti molto bene, curiosi, felici, gioiosi nel vedere questi murales, anche se alcune cose non sono per niente semplici. Abbiamo imparato a stare insieme, come fare un articolo, a collaborare tra di noi, divertirci anche quando dobbiamo fare qualcosa di molto complesso, ad orientarci per il quartiere con le mappe”.

Le uscite sono state fatte durante le ore di arte considerando l'aspetto artistico dei murales, mentre il lavoro successivo è stato sviluppato in classe, sempre durante le ore arte, attraverso il disegno dei murales osservati. Con i professori di italiano e informatica, invece, abbiamo scritto e impaginato gli articoli. 
 
Articolo di: Andrea, Viviana e Eslam
 
 
Missione Street Art
Il murales n°2
 
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Il giorno 20 Febbraio 2019, la 1L si è recata in via Pietro Egidi per osservare un murales che rappresenta il goal n°2, cioè la Lotta alla fame nel mondo. Il murales è stato dipinto con gru e scale giganti dagli artisti di Truly Design.

Questo murales è costituito da forme geometriche colorate con diversi colori alcuni dei quali complementari: rosso, arancione, giallo, bianco, azzurro, verde, marrone e blu, il tutto messo insieme in una composizione astratta. Davanti al murales si può osservare un lampione dipinto con gli stessi colori del murales. Secondo noi questo murales è molto bello perché molto colorato e ci trasmette positività.

Articolo di Asia, Giorgia, Elena
 
 
Missione Street Art
Il murales n°15
 
Il murales n°15 rappresenta l'obiettivo Vita sulla Terra. E' stato realizzato dagli artisti HITNES e si trova in corso Palermo 40.
 
All'interno del murales si trovano molti disegni e simboli: ci sono dei fichi che secondo noi rappresentano l'importanza della vegetazione che è fonte di vita, un vulcano che rappresenta la natura in tutta la sua essenza e potenza, una sorta di foresta e diversi animali. Forse viene rappresentata la Terra come dovrebbe essere? La vita va preservata, e in particolare, ci dice questo murales, le creature sulla terra devono essere trattate con rispetto.

Articolo di: Nathan, Xirong e Massimo
 
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I 17 goal: il murales n°11

La classe 1L della scuola media Giacosa è andata in cerca di nuovi murales all’interno del quartiere Aurora. In particolare è stata la volta di un murales presente in corso regina 68: Il murales che rappresenta l’undicesimo goal dell’agenda 2030 dell’ONU, Le Città e le comunità sostenibili.

Il titolo del murales è "Cernunnos" ed è opera degli artisti del gruppo UFO 5. Consiste nel disegno della testa di un cervo con delle corna molto lunghe sopra le quali crescono delle foglie; incastrato tra le corna c’è un nido con dentro un uovo. Ancora più sopra, procedendo in verticale, si trova un pezzo di terra di una piccola città, un albero con un occhio sul tronco e una corona sopra la chioma. Sotto al cervo invece ci sono delle case, una capanna che sembra un diamante, una scala, dei palazzi e un vaso con i fiori viola. Tutt’attorno troviamo strani simboli disegnati, forse i segni zodiacali. I colori dominanti sono: azzurro, bianco, verde, marrone, rosso; qua e là troviamo violetto, oro, giallo, un po’ di grigio e qualche tocco di nero.

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Il murales, ci dice la descrizione sulla targa vicino al muro, rappresenta la città e la comunità sostenibile, che può esistere solo se cresce in armo
nia con l’ambiente e la natura. Le corna del cervo sono da sempre simbolo di rinascita dal momento che il cervo cambia il palto periodicamente. L’uovo rappresenta l’universo, e richiama il simbolo dell’uovo cosmico. La nostra interpretazione (Samuele, Lorenzo N., Adam, ndr) è che il cervo con le sue corna protegga l’uovo cosmico sostenendo così la città e permettendole di crescere in armonia con il grande albero della natura. Il murales secondo noi (Asia e Giorgia V., ndr) è ricco di fantasia e di significati.

Sintesi degli articoli di: Giorgia V. e Asia, Samuele, Adam e Lorenzo N.
 
 
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I 17 goal: il murales n°4

La 1L della scuola Giacosa si è recata in Via Ottavio Mai per osservare il murales che rappresenta l’obiettivo n.4 dell’agenda 2030 dell’ONU: Istruzione di Qualità.

In questo murales, dipinto dagli artisti del gruppo ESOD di fronte al campus Luigi Einaudi, sede dell’Università, è rappresentata una ragazza all’interno di una biblioteca piena di libri, in quattro posizioni differenti: mentre sta scrivendo e mentre sta osservando vari punti dello spazio. Le pareti della biblioteca sono trasparenti e si confondono con la natura al di fuori della biblioteca. Il giardino sembra quasi ispirare la ragazza. I colori sono scuri, con delle sfumature di arancione acceso. Secondo noi questo murales ci dice che la cultura e l’istruzione dovrebbero essere accessibili a tutti e che la natura deve entrare a far parte di un’educazione di qualità.

Articolo di: Erika e Elena e Giorgia P.

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I 17 goal: il murales n°14
 
La classe 1L è andata in via Cagliero a vedere l’ultimo murales del percorso organizzato dal Provaci ancora Sam e dagli insegnanti. Si tratta del murales che rappresenta il goal Onu n.14: Life below water, Vita sott'acqua. L’opera è stata realizzata dallo street artist Mr Fjodor, originario di Imperia.

In questo murales osserviamo una grande balena fatta di rottami e di spazzatura buttati nell' oceano. Forse è stato creato prendendo spunto dalla balena ritrovata spiaggiata in Sardegna a fine marzo, con al suo interno 22 kg di plastica. Questo murales con tutta la sua forza, vuole comunicarci di non gettare i nostri rifiuti, in particolar modo la plastica, nei mari e negli oceani, ecosistemi preziosi per la vita sul nostro pianeta. La balena, che abbiamo pensato di soprannominare “La Balena di Latta” (Nathan, Massimo e Xinrong, ndr) ci ricorda il da farsi: dobbiamo rimediare ai nostri sbagli per il futuro del pianeta e di chi verrà dopo di noi. 
 
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La visione di questo murales (Andrea, Eslam e Viviana, ndr) ci ha fatto sentire molta collera e risentimento per tutte quelle cartacce che abbiamo buttato nei fiumi, e dispiacere per quella povera indifesa balena e tutte le altre vite marine costrette a dover ingerire tutta quella plastica che ogni giorno si moltiplica sempre di più.
 
Approfondimento: Famosa è la cosiddetta “isola di plastica”, un enorme accumulo di plastica galleggiante situato nell'Oceano Pacifico. La sua estensione non è nota con precisione: le stime vanno da 700.000 km² fino a più di 10 milioni di km² (cioè da un'area più grande della Penisola Iberica a un'area più estesa della superficie degli Stati Uniti), in un totale che va dai 3 milioni di tonnellate fino a 100 milioni di tonnellate di detriti.

Sintesi articoli di: Andrea, Eslam e Viviana, Nathan Massimo e Xinrong, Lorenzo F., Yawen,Youssef e Rayan
 
 
CONCLUSIONI 
 
Il percorso svolto in questi due mesi di Provaci Ancora Sam è nato innanzitutto da una consapevolezza: vivere un territorio significa conoscerlo. Conoscere richiede attenzione, sguardo, occhio. Richiede che ciò che costruisce e caratterizza il quartiere non passi inosservato solo perchè è presente sempre nel quotidiano, perchè spesso ciò che sta dietro l’angolo è ciò che conosciamo meno. In questo percorso l’arte è stata un doppio veicolo: uno strumento utile per esplorare il quartiere, andare a “caccia”, camminare ed esultare quando l’obiettivo è raggiunto; è stata però anche un simbolo, perchè dietro le opere che abbiamo osservato c’era un messaggio molto chiaro, ovvero come vorremmo che il nostro pianeta fosse tra un decennio.

Bellezza, attenzione, impegno civile, attraverso la street art, una forma d’arte che rischia di essere spesso accostata all’imbrattare i muri.

Al termine di questo percorso ci sentiamo di dire che i ragazzi hanno dato prova di una grande maturità. Hanno dimostrato di saper essere attenti, osservatori critici ma in grado di farsi meravigliare. Ci hanno stupiti con collegamenti con l’attualità, con le loro interpretazioni, con la voglia di capirci qualcosa in più. E poi ci hanno regalato degli articoli, scritti a mano e poi a computer. I ritocchi non sono stati molti, non ce n’è stato bisogno. Anche se alle volte l’entusiasmo della scrittura ha prevalso sulla grammatica, i contenuti hanno reso giustizia a quanto osservato durante le uscite. Pensiamo, in conclusione, che sia stato un percorso positivo, di crescita e di maturazione. Siamo sicuri che passeggiando per Aurora adesso alla 1L non sfuggirà neanche il più piccolo dei disegni.

Gli educatori e gli insegnanti
 

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