Sguardi che ridono, sguardi curiosi, sguardi che cercano, sguardi determinati, sguardi che si incontrano alla due giorni di Cesana del 7 e 8 aprile 2018, dedicata alla formazione dei giovani animatori.
Le connessioni, quando stiamo bene insieme, prendono spesso la forma di sguardi, per accogliere gli altri, scoprirsi, costruire complicità e sintonia.
Così, i due giorni in montagna per i giovani animatori sono serviti proprio ad allenare il proprio sguardo, in vista delle attività estive.
L’appuntamento è ormai fisso (imperdibile, per alcuni): due giorni in primavera in cui staccare dal ritmo cittadino e ritrovarsi insieme per formarsi e confrontarsi su come fare al meglio animazione. Le energie sono sempre nuove e si sprigionano dall’incontro unico che si crea ogni volta tra i partecipanti: quest’anno più di
cinquanta adolescenti provenienti da varie sedi ASAI, dal Sermig e dalla parrocchia di San Cassiano di Alba.
Se l'anno scorso gli animatori si erano interrogati sui
ruoli del fare animazione, in questa occasione gli educatori hanno proposto il tema degli sguardi:
- l’attenzione rivolta ai bambini, in grado di ascoltare ciascuno e di tenere tutti insieme;
- il conoscersi e sostenersi tra animatori;
- il modo in cui ci si sente visti e riconosciuti dagli altri;
- la disponibilità a guardare anche verso obiettivi comuni;
- la capacità di osservazione e di cura nel preparare giochi coinvolgenti.
I ragazzi che hanno vissuto insieme questi due giorni hanno saputo cogliere e rilanciare alla grande gli spunti proposti, partecipando con impegno ed entusiasmo a ogni momento: riflessioni, giochi, simulazioni, brainstorming, caccia al tesoro, discussioni, quiz, sfide, reti di mani, reti di gomitoli (con la collaborazione dei pini), reti di reti, “prove di paura”, pasti condivisi (un grandissimo GRAZIE ad Anna Jacod e Stefano D’Errico, che hanno cucinato per noi), attività di gruppo, sperimentazioni di sguardi attenti da rivolgere agli altri.
Siamo tornati a Torino pronti per vivere al 100% gli incontri che ci attendono nelle prossime esperienze di animazione o altrove.
Francesco Caligaris, volontario ASAI
