Cari amici di San Salvario e di Torino,
lunedì 17 ottobre abbiamo trovato i muri della sede di via Sant’Anselmo coperti di scritte e bestemmie. Già nel mese di settembre, insulti pesanti avevano sporcato i muri dell'associazione.
Prontamente avevamo provveduto a rimuoverli, perché molto offensivi nei confronti delle persone di fede musulmana e di coloro che, frequentando ASAI, credono in un modello di convivenza fondato sui valori del rispetto, della partecipazione e dell'amicizia.
Chi ha compiuto questi atti, due a distanza di un mese soltanto, identifica ASAI come un luogo da colpire proprio per il suo messaggio e per la presenza di cittadini di diverse provenienze e religioni.
Ci siamo chiesti quale riflessione condividere con passanti, bambini, ragazzi, volontari e cittadini, evitando di offrire occasione di pubblicità a idee e movimenti razzisti e senza mettere in pericolo chi abitualmente frequenta la nostra sede. Questa volta abbiamo deciso di non cancellare le scritte ma di coprirle con tante lenzuola dipinte dai bambini e dai ragazzi del centro aggregativo, che hanno animato le strade davanti alla sede riempiendole di colore e della loro presenza. È proprio la presenza la nostra risposta migliore, perché testimonia il desiderio di costruire insieme il quotidiano.
Vogliamo ringraziare per i numerosi attestati di solidarietà ricevuti da associazioni, istituzioni e semplici cittadini. Alcuni abitanti di San Salvario si sono offerti di darci una mano a ripulire le scritte, contribuendo con forza lavoro, pennelli e vernici.
Giovedì 3 novembre, alle ore 17:30, è stato organizzato l’aperitivo di solidarietà Lenzuola contro il razzismo: i partecipanti hanno portato lenzuola e tempere per scrivere e diffondere nel quartiere messaggi di convivenza e dialogo. Oltre ai tanti cittadini e alle tante associazioni presenti, segnaliamo la partecipazione dell'Assessore alle Famiglie Marco Giusta e del presidente della Circoscrizione 8 Davida Ricca.
Nella notte tra il 4 e il 5 novembre, tutte le lenzuola realizzate durante l'aperitivo solidale, sono state rubate probabilmente dalle stesse mani che hanno imbrattato i nostri muri. Insieme ai bambini e ai ragazzi del centro aggregativo, abbiamo subito ricominciato a dipingere.
Le nostre porte restano aperte: vi aspettiamo in ASAI!
Nota alle immagini: abbiamo deciso di non pubblicare le scritte più offensive, preferendo testimoniare la reazione creativa dei ragazzi.
