In gita al Museo del Xké

Gite per curiosi! 
 
I bambini delle classi V e IV E della scuola Fiocchetto sono andati in gita al Museo del Xké.
 
Ecco i loro racconti, scritti dalle redazioni di classe in collaborazione con le insegnanti e le educatrici del progetto Provaci Ancora Sam.
 
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La gita della V E

Giovedì 18 gennaio 2018 abbiamo visitato il laboratorio ”Ma quale energia?” del Museo del Xké di Torino.
 
La preparazione

“Una settimana prima di andare, al museo siamo saliti nell’aula Lim e abbiamo visto un video introduttivo del Museo del Xké. La maestra ci ha fatto vedere un filo di rame e ci ha detto che era un conduttore d’ energia. Anche il legno è un conduttore. Abbiamo fatto delle interviste ai nostri compagni per chiedere loro cosa si aspettassero dalla gita, ognuno ha finto di essere un giornalista e ha finto di essere in diretta da luoghi inventati come ad esempio: il manicomio sulla luna eccetera. Tutti sono stati felici.”
 
Gli esperimenti 

“Quando siamo arrivati al museo abbiamo fatto degli esperimenti. Innanzitutto ci hanno dato dei cartelloni con i diversi tipi di energia e delle foto, noi dovevamo abbinare il nome all’immagine corretta. Ci hanno anche fatto trovare una sorpresa: hanno aperto l’armadio e dentro c’era una mini tv dove abbiamo visto un video di Alessandro Cruto, che è l’inventore delle lampadine ma che in realtà in origine voleva creare dei diamanti usando il carbone. Ci hanno poi divisi in sei gruppi da tre bambini e ci hanno dato dei cavi e una lampadina e una batteria e abbiamo provato ad accendere le lampadine. Ci siamo poi nuovamente seduti sugli scalini e hanno chiesto a due volontari di prendere una manovella: quando uno la girava, si muoveva l’altra. Poi ci hanno fatto vedere che con la manovella si potevano accendere anche le lampadine. È stato molto divertente."

"Infine abbiamo giocato con le macchinine: il gioco era alimentato da dei pannelli solari che si usano, usando le torce. Abbiamo fatto una gara facendo due squadre. Il primo gruppo ha vinto perché aveva la strada dritta mentre il secondo gruppo aveva la strada in salita. Le macchine avevano i pannelli solari sulla loro schiena, potevano muoversi grazie all’energia solare."
 
Le emozioni
 
"All’inizio eravamo molto emozionati, soprattutto alla partenza. Siamo stati felici perché abbiamo fatto cose divertenti e nuove. Tutti erano entusiasti di andare al museo. Il clima della classe è stato molto più sereno del solito perché eravamo concentrati. Mentre facevamo gli sperimenti eravamo incuriositi perché volevamo scoprire quale reazione fosse alla base del gioco. Alcuni di noi si sono arrabbiati perché la loro macchina non partiva. E’ stato un momento bello per la nostra classe."
 
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La gita della IV E

Il laboratorio ”Che sapore ha l’acqua?” 
 
La preparazione

“La maestra ci ha diviso in quattro gruppi per argomento: l'inquinamento dell'aria, l'importanza dell'acqua, l'inquinamento dell'acqua e, infine, un gruppo di disegno. I gruppi hanno discusso e studiato insieme decidendo poi cosa condividere con la classe. Poi abbiamo costruito le mappe concettuali e incaricato uno di noi di esporre agli altri della classe, che potevano fare domande e chiedere approfondimenti. 
Abbiamo preparato dei cartelloni che sono diventati un bellissimo addobbo per la classe. Questo metodo di lavoro ci ha aiutato ha capire meglio l'argomento.”
 
Gli esperimenti 
 
"Nel primo esperimento abbiamo riempito cinque bicchieri con il colorante blu, giallo e rosso li abbiamo poi ricoperti di Scottex e abbiamo aspettato fin quando l’acqua è salita sullo Scottex che è diventato blu, giallo, verde, rosso, viola arancione e violetto. Nel secondo esperimento abbiamo giocato con altri cinque bicchieri che contenevano caffè, acqua colorata, the, acqua, acqua salata. Obiettivo dell’esperimento era indovinare quali delle diverse sostanze rimanesse a galla e quale andasse a fondo. Prima abbiamo provato a fare ipotesi che poi abbiamo verificato in modo pratico. Il terzo esperimento lo abbiamo fatto in cerchio: ciascuno di noi aveva in mano delle provette di plastica contenenti acqua e altre provette contenenti caffè, sabbia, sale e farina. Abbiamo mischiato e abbiamo notato che alcune sostanze si sono mischiate e altre no. Le sostanze che si sono sciolte si chiamano solubili e quelle non si sono sciolte si chiamano non solubili."

Le emozioni 

"Quando ci stavamo preparando per andare al museo del Perché non sapevamo gestire l’eccitazione per questa esperienza nuova e infatti eravamo molto agitati. Il viaggio non è stato molto lungo ma tutti eravamo interessati e curiosi di vedere la nostra bella città nel percorso che, dalla scuola, arriva nel centro di Torino.”
 
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