Le vacanze non sono solo un ricordo. Ecco i giornali dei bambini!

È autunno e dell’estate restano i ricordi. Per esempio quelli dei campi con i bambini delle elementari a Saint Jacques: i giochi nei prati e nei boschi, i laboratori esperienziali, la scoperta di come stare nella natura e con gli altri, le passeggiate al Lago Blu, al Pian di Verra, per alcuni l’avventura fino al Mezzalama e molto altro.
 
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Tra le tante attività condivise ai campi, i partecipanti hanno anche scritto… “Scritto??? Fate compiti e temi anche in montagna?” In realtà non si tratta di compiti, ma di giornalini, che anche quest’anno sono stati proposti, ricevendo un’accoglienza entusiasta dai bambini che hanno voglia di raccontare, di fissare momenti, per poi continuare di corsa la propria crescita e il divertimento dello stare assieme. Sfogliare i giornalini, quindi, non è solo ricordare l’estate, ma diventa un esplorare che cosa si nasconde sotto le parole dei più piccoli che hanno sempre qualcosa da dirci, da insegnarci, da svelarci. L'impegno richiede attenzione, disponibilità a farci ascoltatori.
 
Cliccando sulle icone delle copertine o sui titoli, è possibile accdere agli album Facebook e sfogliare L'ECO DI SAINT JACQUES e LA MAGIA DI SAINT JACQUES. Di seguito alcuni spunti, come stimolo a leggere le perle preziose contenute nei due giornalini.
 
“Ciao io sono Francesca […] Martedì Michela ci ha letto una bellissima storia ‘Alla ricerca delle capre’. È stato bellissimo! No, è stato fantastico.”
 
“Siamo andati al rifugio Ferraro. Abbiamo mangiato molto e ci hanno fatto dei quiz sulle mappe…”
 
“…alla passeggiata abbiamo camminato un sacco, abbiamo giocato e sono stata bene!”
 
“Io sono Simone e mi è piaciuto andare al Mezzalama. È stata una camminata lunghissima ma alla fine ce l’abbiamo fatta. […] Verso la strada del ritorno ci siamo inventati una bella canzone da cantare agli altri per farli star meglio visto che non sono venuti in cima.”
 
“È stata una giornata bellissima ma stancante. Pensate che quando mi sono seduto per togliermi le scarpe non avevo più le forze per alzarmi.” Emanuele, 10 anni e mezzo
 
“È stata una camminata molto faticosa, ma la fatica è stata ricompensata da uno splendido paesaggio.” Davide 10 anni
 
La parola “fatica” è stata scritta (e vissuta) spesso dai bambini. Per raggiungere una meta, bisogna impegnarsi, bisogna sudare. Più si fatica e maggiore è la gioia di esserci riusciti. E la gioia è ancora più significativa quando l’impegno è nel cercare di far star meglio anche gli altri.
 
“Del campo mi sono piaciuti gli animatori: Antonio perché è divertente, Emma perché è brava e gentile."
 
“Ciao sono Alex. Questi giorni mi sono divertito un sacco con gli animatori e li ringrazio.”
 
L’ascolto è prezioso: fa star bene noi stessi e chi ci circonda. Un ascolto dedicato a prendersi cura gli uni degli altri per crescere nelle scalate della vita. Un ascolto che ci porta a ringraziare chi si dedica a noi.
 
“Mi è piaciuto tanto fare la pizza. La sera nel letto piango perché mi manca mamma. Mi è piaciuto tanto fare il telaio.” Elisa 8 anni
 
“…verranno i genitori. Questi momenti sono bellissimi.”
 
“Sono Peter. In questi giorni sono cambiato. Sono diventato un po’ diverso sempre uno alla volta. E non vedrò l’ora di vedere mamma e papà. Ma mi mancheranno nonna Gianna e Stefano.”
 
I genitori non si possono dimenticare: gli affetti, da cui i bambini si separano fisicamente per qualche giorno, si rafforzano grazie alla libertà di crescere, di conoscere, di fare esperienze con altre persone. Questo ci rende tutti GRANDI”.
 
“Il primo giorno questo campo non mi pareva un granché, ma giorni dopo ho imparato ad apprezzarlo. Anche se il prossimo anno farò 1° media spero (come aiuto) di poter rivenire nel campo delle elementari. Ma la cosa più bella è stato il percorso del Mezzalama scalato solo da me e altri 11 bambini. Sono posti magnifici. Abbiamo visto 2 camosci/stambecchi, animali fantastici veloci e inoffensivi.” Niccolò 11 anni
 
“Sono Lorenzo (uno dei tanti) e volevo dire che in questi giorni mi sono molto divertito a giocare e imparare tante cose sulla montagna. Consiglio caldamente di partecipare a questo campo". Lorenzo 13 anni
 
Anche gli animatori raccontano:
 
“…fantastico perché stare con tutti i bambini e organizzare i giochi e vedere che si divertono e che sono felici ti gratifica perché è veramente bello vedere i bambini che si impegnano nelle varie attività… impegnativo perché trovare giochi e attività adatti a loro è abbastanza difficile e anche l’organizzazione è complicata perché devi spiegare tutto affinché sia tutto chiaro e avere tantissima pazienza.”
 
“Questa settimana insieme è servita anche a me a realizzare momenti non vissuti delle elementari. Insieme ci siamo divertiti e scambiato emozioni, simili a quelle vissute in una famiglia unita.” Giulia
 
“Anche se per la prima volta, non mi sono trovata in difficoltà (parlo da animatrice), penso che nel momento in cui ti guardi intorno e vedi 50 bambini su e giù sia un po’ come spegnere un interruttore che allontana da tutto il resto.” Andrea, 16 anni
 
“Ieri, andando al Mezzalama, i bambini sono riusciti a non farmi sentire la fatica della camminata, anche se dovrebbe essere il contrario.” Elisa, 14 anni
 
“Ho visto e fatto tante cose. Faccio parte delle persone che fanno la cucina ma gioco anche con i bambini con i quali ho fatto amicizia… Mammadou, per esempio, che arriva da molto lontano.”
 
Se ci si ascolta, se ci si rispetta reciprocamente, se si gioca in modo che tutti si divertano, se ci si sente tra amici, anche un luogo conosciuto da sempre (una casa in montagna, uno spazio in città, la nostra famiglia), apparentemente uguale a se stesso, cambia e migliora, diventa più bello e ci emoziona. Quello che i racconti dei bambini riescono a trasmettere è un piccolo tesoro da spendere giorno dopo giorno negli incontri e nelle attività, cercando di costruire spazi di umanità dove nessuno è fuori del gruppo, tornando e ritornando nello stesso luogo… per scoprire come migliora.
 
Magia bas
 
Affinchè i campi estivi siano una vera occasione di incontro anche per le famiglie, sabato 21 ottobre i bambini e i loro genitori si sono ritrovati nella sede via Sant'Anselmo per una cena condivisa.
 
Ecco il racconto di Laura, la mamma di una bambina che ha partecipato all'esperienza di Saint Jacques: “Ma che energia inASAI, mi sono ritrovata a pensare per la seconda volta in occasione della cena del 21 ottobre. Davvero, mi dicevo incredula e condividevo con gli amici presenti, ma come faranno a farti sentire immediatamente uno di loro da sempre, ad accogliere tutti con tanta naturalezza e entusiasmo? Soprattutto, dove trovano l’energia fisica e mentale per tirare fuori tutto ciò dal cilindro? Non lo so, ma deve essere qualcosa di contagioso, perché qui sono tutti così.
Confesso, è stato qualcosa di forte e inaspettato quando a Saint Jacques abbiamo ritrovato i nostri bimbi sopraffatti dall’emozione della settimana vissuta. Ancora di più, percepire il coinvolgimento sincero e così forte di tutti i volontari, e, forse, il più commovente quello dei giovanissimi animatori. Da mamma di bambini piccoli, ho avuto improvvisamente un pensiero chiaro: come vorrei che alla loro età fossero esattamente così. Così in gamba, così allegri, entusiasti da voler condividere, da adolescenti, tempo ed energie in una esperienza del genere e riuscire a creare una relazione speciale con i più piccoli. Ed eccoli di nuovo in azione, sabato scorso: cena e tombola, entusiasmo alle stelle. Il segreto chissà qual é. Quello che è certo è che i giovani animatori sono speciali. E speriamo che i nostri bimbi imparino da loro".
 
A cura dei volontari dei campi estivi e del doposcuola elementari
 
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